Villa Badoer Fattoretto – Museo del Villan e Cantina Fattoretto Luigino Srl
Via E. Tito, 2 – 30031 Sambruson di Dolo (VE)
A Sambruson di Dolo, tra Via Badoera e Via E. Tito, affacciata sul Naviglio del Brenta, sorge Villa Badoer Fattoretto, elegante residenza settecentesca appartenuta alla nobile famiglia Badoer. Costruita nella prima metà del ‘700 come dimora estiva, fu abitata fino al 1945 anche dal carismatico barone De Chantal, al centro di un’antica leggenda locale.
Si racconta infatti che il barone intrecciasse una storia segreta con Armida, nobildonna residente nella villa oltre il Naviglio. Quando il marito, molto più anziano, era lontano, Armida esponeva una lampada rossa sul davanzale: il segnale per il barone, che la raggiungeva in gondola, solcando il canale con pochi colpi di remo.
Negli anni successivi, il barone, attraverso il racconto del custode Antonio Ruvoletto, sosteneva che la villa fosse in origine un convento, forse legato al monastero di San Sebastiano di Venezia. Convinto che nel parco fosse nascosto un tesoro lasciato dai frati durante le guerre, ordinò ad Antonio e al padre Giuseppe di scavare a fondo in un punto preciso. La “ricerca” non portò a oro né reliquie, ma diede origine a uno splendido laghetto con isolotto, oggi punto scenografico del giardino.
Lo storico Alessandro Baldan conferma che Pietro Badoer ricevette la villa proprio dal convento veneziano, come attestato nel testamento di Filippo Badoer del 1363, conservato nell’Archivio di Stato di Padova. Un’eredità che intreccia fede, tutela e territorio.
Oggi, la villa conserva raffinate sale affrescate e custodisce documenti storici di pregio. Il parco circostante, curato e ricco di fascino, è cornice ideale per servizi fotografici, eventi e visite culturali. All’interno ha sede anche la rinomata Cantina Fattoretto, dove si producono e imbottigliano vini tipici del Veneto, apprezzati in tutta la regione.
Accanto alla villa si trova il suggestivo Museo del Villano, un’imponente raccolta di oltre 20.000 oggetti legati alla cultura contadina: attrezzi agricoli, arnesi da falegname e boscaiolo, utensili da cucina, mobili della casa rurale, ferri da stiro, telai, abiti d’epoca, carri e carrozze. Una collezione unica nel suo genere in Veneto, creata con passione da Luigino Fattoretto fin dai primi anni ’90.
Completano il percorso numerose immagini religiose popolari, editti d’epoca e interi settori dedicati alla cantina tradizionale e agli antichi strumenti da macina, le cosiddette “mole”.
Un viaggio nel tempo, tra memoria rurale e patrimonio culturale, che racconta l’identità profonda della Riviera del Brenta.
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